Il restauro

IL CONSOLIDAMENTO

consolidamento

La chiesa di Pigneto è stata oggetto di interventi di consolidamento negli anni ‘80 che non hanno risolto le problematiche derivanti dalla presenza di numerose vulnerabilità che da secoli contraddistinguono la fabbrica, e che sono inquadrabili in una storia costruttiva articolata ed episodica. Il sisma del 23 dicembre 2008 ha danneggiato seriamente l’edificio, rendendolo inagibile: la situazione della fabbrica era molto grave. Sono passati ormai più di quattro anni dal terremoto che ha colpito la chiesa: lesionata nella struttura è stata dichiarata inagibile dalla Protezione Civile e quindi chiusa. I lavori di consolidamento e miglioramento sismico effettuati tra il 2011 ed il 2012 hanno coinvolto le strutture di fondazione e le strutture in elevazione del corpo di fabbrica attraverso varie soluzioni come: palificazione delle fondazioni, messa in opera di catene metalliche in corrispondenza di archi e volte e riparazione della muratura perimetrale con tecniche del cuci-scuci.

IL RESTAURO IN ATTO

resaturo

Ora la struttura, grazie alla dedizione dei parrocchiani che si sono sempre profondamente impegnati per raccogliere fondi per tale scopo, è agibile ma, mancano ancora diversi interventi. Da un primo esame oggettivo tale edificio è parso essere in condizioni di totale e avanzato stato di degrado che interessa la totalità dell’edificio: l’esterno, l’interno e le strutturale portanti centrali e perimetrali; ciò ha richiesto un‘accurata analisi di rilievo dello stato di fatto. All’ esterno è evidente il distacco di parte dell’intonaco che riveste il fabbricato con qualche traccia ancora presente dei tinteggi originali. Questo deteriorarsi delle facciate dovuto principalmente all’azione degli agenti atmosferici hanno portato, nel tempo, ad una disgregazione della malta di calce nei giunti e ad una erosione per corrosione dei mattoni in laterizio; inoltre si evidenziano varie lesioni più o meno accentuate dovute in parte a cedimenti strutturali ed in parte ad ampliamenti del santuario non ben legati alla struttura primaria. Le porte in legno, a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici, presentano lo strato di vernice più superficiale deteriorato con lunghe e profonde fessurazioni. All’interno è evidente un distacco di alcune parti di cornici e basamenti dovuti a ipotetici urti meccanici e ad un degrado cromatico dei tinteggi e degli affreschi dovuti alla mancanza di manutenzione e all’umidità di risalita sui muri. Si evidenzia inoltre la necessità di messa a norma degli impianti esistenti obsoleti quali quello elettrico e fonico. Gli interventi più urgenti per poterne garantire l’utilizzo riguardano il restauro interno della Chiesa:il ripristino di intonaci,tinteggi,pavimentazioni,sistemazione e/o sostituzione dei serramenti interni ed esterni (porte e finestre),dell’impianto elettrico e fonico. Esternamente si prevede la chiusura delle fessurazioni presenti nelle diverse facciate,il ripristino degli intonaci e dei tinteggi e la sistemazione del sagrato.

LAVORI ESEGUITI AD OGGI

I lavori sono terminati in data 25/10/2017 per mancanza di fondi a disposizione della Parrocchia ma non risultano completati.

Le opere effettivamente realizzate alla data del 25/10/2017 sono:

  • Sostituzione del quadro delle campane donato da Lions Club Sassuolo;
  • Manutenzione pavimentazione esterna sagrato;
  • Manutenzione impianto audio – fonico;
  • Realizzazione pavimentazione interna;
  • Realizzazione impianto di riscaldamento a pavimento;
  • Realizzazione impianto idrico – sanitario
  • Sola predisposizione dell’impianto elettrico senza il completamento e la messa in funzione dello stesso.

 

IL PROGETTO PIETRE VIVE

Il progetto PIETRE VIVE  nasce dalla volontà di una comunità, in cui corresponsabilità, partecipazione e trasparenza non sono parole vuote, ma concetti chiave della propria identità.
Per dare concretezza al nostro progetto occorre un impegno continuativo. Chiunque volesse impegnarsi in tal senso può scaricare il modulo qui e consegnarlo compilato presso il Circolo Anspi o contatti uno dei componenti del Consiglio per gli Affari Economici